Dieta antinfiammatoria
COME RIDURRE L'INFIAMMAZIONE CON IL CIBO
Ti senti in salute e con energia
Il tuo benessere generale aumenta
Ti focalizzi sulla causa del sintomo
Dieta antinfiammatoria
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Una dieta antinfiammatoria si basa su una rimodulazione di tutti quegli alimenti che scatenano una risposta infiammatoria. Per seguire una dieta antinfiammatoria è necessario conoscere, capire e controllare quelli che possono essere gli stimoli in grado di provocare infiammazione dal punto di vista nutrizionale. Molte azioni svolte nella routine alimentare possono determinare stimoli infiammatori, così come molti alimenti possono essere definiti potenzialmente infiammatori per il loro contenuto di sostanze in grado di innescare risposte autoimmuni e infiammatorie da parte dell’organismo. La gestione di queste sostanze, insieme alla giusta combinazione degli alimenti, sono tra le caratteristiche fondamentali di una dieta antinfiammatoria finalizzata al miglioramento della salute e alla prevenzione di patologie croniche.
Durante la consulenza si approfondiranno insieme al professionista lo stato di salute, eventuali patologie presenti (es. sclerosi multipla, ipertensione, colesterolo alto, glicemia alta …), le abitudini alimentari, gli obiettivi e le necessità per porre l’attenzione sulla dieta più adatta. Solo un Biologo Nutrizionista ti può dire se una dieta antinfiammatoria è adatta a te e soprattutto come strutturarla. Imparerai ad ascoltare e riconoscere i segnali del tuo corpo sapendo agire di conseguenza, grazie ad una dieta elaborata e personalizzata sulle tue caratteristiche ed esigenze fisiologiche.
Il glutine è sempre dannoso?
No, un soggetto sano che utilizza alimenti contenenti glutine non deve privarsene. Cosa diversa si verifica in caso di specifiche patologie e di un organismo sottoposto ad infiammazione. In tal caso, il glutine è una di quelle sostanze in grado di favorire l’infiammazione attraversando, senza essere prima ben digerito, una barriera intestinale non perfettamente funzionante. Il glutine ed altre sostanze, quindi, devono essere opportunamente rimodulati nella dieta.
È colpa del lattosio se ho l’intestino infiammato?
Non è detto, o perlomeno potrebbe non essere l’unico responsabile. Infatti, alcune proteine presenti in latte e derivati, chiamate caseine, possono avere un ruolo importante. Avere uno stato infiammatorio cronico, può portare ad una serie di complicazioni, compresa la cosiddetta “leaky gut” o intestino permeabile, dove la barriera intestinale è compromessa. Questo permette a sostanze che non dovrebbero essere assorbite in quella forma (es. il glutine, le caseine ecc.) di passare ugualmente e di scatenare ulteriori risposte immunitarie. Inoltre, le caseine favoriscono una maggior permeabilità intestinale.
Cibi antinfiammatori: il potere della qualità
Selezionare alimenti sempre di ottima qualità, scegliendo le materie prime da fornitori di fiducia ed attenti, come carne grass fed, carne di pollo o tacchino senza antibiotici (antibiotic-free), pesce pescato e non allevato, eventuali farine derivate da grani antichi, uova biologiche senza antibiotici o allevate dal buon contadino responsabile, frutta e verdura coltivate senza sostanze nocive. Personalizzazione della dieta e qualità dei cibi (no ormoni, antibiotici, additivi…) sono la base per una lavoro efficace e positivo.
Testimonianze
Il Team di Nutrizionista.Bio
Dr. Davide Ippolito
Dottore di Ricerca in Neuroscienze
Dr.ssa Sara Mirasole
Responsabile degli studi e del team dei biologi nutrizionisti
Dr. Emanuele Falconi
Responsabile dello Studio di Vicenza
Dr. Filippo Pigatto
Responsabile dello Studio di Villafranca Padovana
Domande frequenti
Cosa mangiare in una dieta antinfiammatoria?
Conoscere la causa scatenanti di una risposta infiammatoria e quali sono gli alimenti che non fanno bene al nostro corpo, è il primo passo verso un miglioramento dello stato di salute. L’obiettivo strategico di un piano alimentare antinfiammatorio è quello di utilizzare alcuni tipi di alimenti come precise tipologie di cereali e legumi, carne, pesce, uova e verdure ed escludendo sicuramente diversi prodotti processati. In base alla singole risposte, si andrà poi a lavorare nel tempo modulando tutti quegli alimenti che innescano risposte autoimmuni e infiammatorie. Imparare quali cibi ci fanno bene e quali no, porterà ad una conseguente riduzione dell’infiammazione cronica oltre ad una conoscenza e consapevolezza.
Se vuoi capire se una dieta antinfiammatoria è adatta a te, contattaci per fissare una prima visita in uno dei nostri studi.
Qual è il cibo più antinfiammatorio?
Non esiste un cibo più antinfiammatorio di un altro a tal punto da pensare di mangiare sempre e solo quello, come non esiste una dieta che vada bene per tutti. Esistono pasti equilibrati con alimenti scelti consapevolmente che possiedono specifiche caratteristiche e che hanno la capacità di non produrre stimoli infiammatori. Un esempio puramente generico di pasto tarato su una dieta antinfiammatoria è: riso integrale alla curcuma, saltato con bocconcini di pollo e zucchine e granella di anacardi. Imparare a capire quali sono i pasti adatti ad ognuno di noi è l’inizio di un percorso verso il benessere.
Se vuoi capire se una dieta antinfiammatoria è adatta a te, contattaci per fissare una prima visita in uno dei nostri studi.
Quali cibi provocano infiammazione?
Alcuni cibi sono noti per la loro azione pro-infiammatoria a causa delle sostanze che contengono come:
- Glutine e prolammine contenute in molti cereali
- Caseine per esempio presenti nei latticini
- Lectine contenute in molti cereali e legumi
- Saponine che si ritrovano in legumi e in pseudo-cereali
- Solanina presente negli ortaggi della famiglia delle solanacee
- Zuccheri raffinati e alimenti processati ricchi di coloranti e additivi: l’eccesso di zucchero raffinato promuove la sindrome metabolica e l’infiammazione.
La lista degli alimenti rischia di diventare lunga per cui è fondamentale consultare un Biologo Nutrizionista per personalizzare la dieta in base alle esigenze individuali e alle condizioni specifiche evitando eliminazioni superflue o non controllate che porterebbero a carenze inutili.
Se vuoi capire se una dieta antinfiammatoria è adatta a te, contattaci per fissare una prima visita in uno dei nostri studi.
Dieta antinfiammatoria endometriosi: funziona?
Una dieta antinfiammatoria può agire su alcuni sintomi dell’endometriosi, proprio perché questa è una patologia a carattere infiammatorio. Come per ogni patologia, è fondamentale che la dieta venga fornita da un professionista, affinché sia efficace e non comporti un peggioramento del quadro infiammatorio.
Se desideri maggiori informazioni per una dieta antinfiammatoria per endometriosi, contattaci per una prima visita.
Dieta antinfiammatoria e artrite: funziona?
Una dieta antinfiammatoria potrebbe essere adatta ad una condizione infiammatoria cronica come l’artrite ma per ogni disturbo e problematica, è sempre fondamentale sentire il parere di un professionista. Solo un Biologo Nutrizionista, dopo un’attenta valutazione del tuo quadro, può individuare il piano più adatto.
Se desideri maggiori informazioni per una dieta antinfiammatoria perché soffri di artrite, contattaci per una prima visita.
Ho problemi di tiroide: una dieta antinfiammatoria funziona?
Anche in questo caso, il quadro va sempre valutato con un professionista poiché di problematiche che interessano questa ghiandola ce ne sono molte. Per esempio, la tiroidite di Hashimoto è una patologia cronica autoimmune della tiroide, caratterizzata da infiammazione per cui una dieta antinfiammatoria potrebbe essere di opportuna valutazione. In tal caso, come per ogni patologia e problematica, è sempre bene rivolgersi ad un professionista che sia in grado di individuare i cibi che esercitano uno stimolo infiammatorio per stabilire un piano alimentare personalizzato di conseguenza.
Se desideri maggiori informazioni contattaci per una prima visita.
La dieta dimagrante antinfiammatoria funziona in caso di obesità?
L’obesità è per definizione un’infiammazione cronica sistemica di basso grado perchè il grasso, oggi definito come organo adiposo, è in grado esso stesso di produrre ormoni e varie sostanze anche infiammatorie, chiamate citochine infiammatorie, capaci di generare appunto infiammazione. Una dieta che abbia un obiettivo antinfiammatorio è di certo utile allo scopo. Ci teniamo sempre a precisare, che non esiste una dieta che si adatti a tutti, per cui va in primis sempre analizzato il quadro clinico e le abitudini del singolo individuo.
Se desideri maggiori informazioni contattaci per una prima visita.